Giubileo 2000
La profonda gioia e il forte desiderio di partecipare ad un particolare momento della vita cristiana, spingono Gesualdo Coggi a scrivere un brano che si può considerare una vera e propria rappresentazione di questo grandioso evento: “Giubileo 2000”.
Nonostante in quel periodo il maestro fosse molto avanti con l’età, riuscì comunque a raccogliere tutte le sue abilità, il sentimento religioso e l’energia per dar vita ad una partitura di straordinario dinamismo e fortemente evocativa. Queste sono le principali caratteristiche che emergono dalla lettura di questo brano e che, però, trovano conferma anche da ciò che scrive l’autore nel sottotitolo di “Giubileo 2000”, immagini del maestoso evento.
E’ proprio la prima immagine dell’evento, cioè il rito d’apertura della Porta Santa, che dà inizio al brano. Il solenne rito è accentuato da festanti squilli affidati non solamente alle trombe ma a tutto l’organico. Con questa coralità il compositore vuole sottolineare il primo importante aspetto dell’evento: la condivisione e la comunanza. I diversi temi che seguono, elaborati anche in maniera ciclica, vogliono rappresentare i numerosissimi gruppi di pellegrini che affollano le vie e le grandi basiliche romane e che, in alcuni momenti pregano, in altri momenti gioiscono abbandonandosi a graziose danze, oppure, in altri momenti ancora organizzano sentite processioni. Quanto appena descritto viene a prendere forma attraverso l’articolazione dei diversi temi che, a seconda della situazione, possono essere di soave dolcezza, solenni, oppure di spontanea vivacità. Dopo aver sviluppato questi temi il maestro li condensa e ravvicina fino al punto di un ipotetico abbraccio.
Certo, con la musica tutto ciò rimane virtuale, ma, quello che i temi vogliono rappresentare è tutt’altro che virtuale, per cui, l’ipotetico abbraccio musicale si trasforma proprio in ciò che il maestro voleva rappresentare con la partitura: l’immenso abbraccio dei credenti con la Chiesa nella festività del Giubileo.
GIUBILEO 2000 – 2° PREMIO al concorso nazionale ANBIMA del 2000.